Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/65



[SEZIONE QUINTA]

TRE SPEZIE DI LINGUE

928Tre spezie di lingue.

929Delle quali la prima fu una lingua divina mentale per atti muti religiosi, o sieno divine cerimonie; onde restaron in ragion civile a’ romani gli «atti legittimi», co’ quali celebravano tutte le faccende delle loro civili utilitá. Qual lingua si conviene alle religioni per tal eterna propietá: che piú importa loro essere riverite che ragionate; e fu necessaria ne’ primi tempi, che gli uomini gentili non sapevano ancora articolar la favella.

930La seconda fu per imprese eroiche, con le quali parlano l’armi; la qual favella, come abbiam sopra detto, restò alla militar disciplina.

931La terza è per parlari, che per tutte le nazioni oggi s’usano, articolati.