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38 | libro terzo - sezione seconda - capo primo |
892Ma, oltre a questi, gli convengono tutti gli altri privilegi, ch’a lui dánno tutti i maestri d’arte poetica, d’essere stato incomparabile:
XVII
893in quelle sue selvagge e fiere comparazioni,
XVIII
894in quelle sue crude ed atroci descrizioni di battaglie e di morti,
XIX
895in quelle sue sentenze sparse di passioni sublimi,
XX
in quella sua locuzione piena di evidenza e splendore. Le quali tutte furono propietá dell’etá eroica de’ greci, nella quale e per la quale fu Omero incomparabil poeta; perché, nell’etá della vigorosa memoria, della robusta fantasia e del sublime ingegno, egli non fu punto filosofo.
XXI
897Onde né filosofie, né arti poetiche e critiche, le quali vennero appresso, poterono far un poeta che per corti spazi potesse tener dietro ad Omero.
898E, quel ch’è piú, egli fa certo acquisto degli tre immortali elogi, che gli son dati:
XXII
899primo, d’essere stato l’ordinatore della greca polizia o sia civiltá;