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32 | libro terzo - sezione prima - capo sesto |
XXX
869È pur tradizione che Omero fu cieco, e dalla cecitá prese sí fatto nome, ch’in lingua ionica vuol dir «cieco».
XXXI
870Ed Omero stesso narra ciechi i poeti che cantano nelle cene de’ grandi, come cieco colui che canta in quella che dá Alcinoo ad Ulisse, e pur cieco l’altro che canta nella cena de’ proci.
XXXII
871Ed è propietá di natura umana ch’i ciechi vagliono maravigliosamente nella memoria.
XXXIII
872E finalmente ch’egli fu povero e andò per gli mercati di Grecia cantando i suoi propi poemi.