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232 | libro secondo |
minore memorie di Sesostride egizio, che l’egizio sacerdote chiama Rampse appo Tacito, e, vaneggiando, dice a Germanico che quel loro re aveva signoreggiato fin [CMA4] nell’Asia minore, nella Libia e nella Bitinia.
1315[CMA3*] IV. — E nella stessa guisa si vince ed atterra quell’altro mostro d’istoria: che Cambise aveva portato la guerra, nella quale morí, a Tearco re d’Etiopia, finor intesa per lo regno degli abissini, posto nel cuore dell’Affrica: ch’arebbe dovuto marciare con un grande esercito o per entro l’Egitto, chiuso naturalmente a tutt’altre nazioni, che per qualunque forza straniera non può perrompersi, e indi per gl’insuperabili monti della Luna calare nell’Etiopia, o per l’arene del regno di Barca, per le quali non vanno le picciole caravane se non provvedute di acqua e con la bussola, e a certi tempi che non vi soffiano venti, da’ quali restin anniegati in quel mare d’arene.
1316[754] [CMA3] Tali princípi di geografia assolutamente possono giustificare Omero di gravissimi errori o sfacciate menzogne che gli s’imputano in sí fatta scienza, siccome noi con questi princípi, non cosí come in questi libri si sono stabiliti, nel difendiamo nelle Note a’ Princípi del Diritto universale. Donde perché que’ libri non facciano piú di bisogno, rapportiamo, e piú afforzato, quel luogo qui.
1317[755]..... doveva in otto giorni far un viaggio [CMA3] di ventiduemilacinquecento e piú miglia; il qual errore gli è notato da Eratostene. Or qui aggiugniamo ch’i lotofagi furon anco della Caldea, perché Giobbe piange il felice stato onde cadde, ch’esso mangiava pane di frumento e li suoi servi si nutrivano di cortecce d’alberi.
1318[757*] [CMA3] IV. — Che l’oracolo dodoneo è posto da Omero tra i tesproti: dappoi i greci, per la somiglianza del culto, l’avessero osservato e detto in Egitto.
1319[759]..... non distese piú che venti miglia, come sopra abbiam detto, l’imperio, e pur l’acquisto di Corioli diede a Marcio il titolo di Coriolano, com’a conquistatore d’una provincia. L’Italia fu certamente circoscritta..... poi con le vittorie romane, si è disteso da Nizza di Savoia fino allo stretto di Messina, quale Livio il descrive.
1320[761]..... come greci (quelli di Menelao, di Diomede, d’Ulisse). E sopra queste novelle sparse per lo mondo da’ greci si dovrebbono con piú veritá descrivere le carte geografiche de’ viaggi