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descrizione del mondo antico e moderno 153


sapienza comandata con la ragionata, in forza della piú scelta dottrina de’ filosofi e della piú colta erudizion de’ filologi.

1095Finalmente, valicando l’oceano, nel nuovo mondo gli americani correrebbono ora tal corso di cose umane, se non fussero stati scoperti dagli europei.

1096Ora, con tal ricorso di cose umane civili, che particolarmente in questo libro si è ragionato, si rifletta sui confronti che per tutta quest’opera in un gran numero di materie si sono fatti circa i tempi primi e gli ultimi delle nazioni antiche e moderne; e si avrá tutta spiegata la storia, non giá particolare ed in tempo delle leggi e de’ fatti de’ romani o de’ greci, ma (sull’identitá in sostanza d’intendere e diversitá de’ modi lor di spiegarsi) si avrá la storia ideale delle leggi eterne, sopra le quali corron i fatti di tutte le nazioni, ne’ loro sorgimenti, progressi, stati, decadenze e fini, se ben fusse (lo che è certamente falso) che dall’eternitá di tempo in tempo nascessero mondi infiniti. Laonde non potemmo noi far a meno di non dar a quest’opera l’invidioso titolo di Scienza nuova, perch’era un troppo ingiustamente defraudarla di suo diritto e ragione, ch’aveva sopra un argomento universale quanto lo è d’intorno alla natura comune delle nazioni, per quella propietá c’ha ogni scienza perfetta nella sua idea, la quale ci è da Seneca spiegata con quella vasta espressione: «Pusilla res hic mundus est, nisi id, quod quaerit, omnis mundus habeat».