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152 libro quinto - capo terzo


tre. Anzi, per lo ricorso delle medesime pubbliche utilitá e necessitá, vi si è rinnovellata la forma delle repubbliche degli etoli ed achei; e, siccome quelle furon intese da’ greci per la necessitá d’assicurarsi della potenza grandissima de’ romani, cosí han fatto i Cantoni svizzeri e le Provincie unite ovvero gli Stati d’Olanda, che di piú cittá libere popolari hanno ordinato due aristocrazie, nelle quali stanno unite in perpetua lega di pace e guerra. E ’l corpo dell’imperio germanico è egli un sistema di molte cittá libere e di sovrani principi, il cui capo è l’imperadore, e nelle faccende che riguardano lo stato di esso imperio si governa aristocraticamente.

1093E qui è da osservare che sovrane potenze, unendosi in leghe, o in perpetuo o a tempo, vengon esse di sé a formare Stati aristocratici, ne’ quali entrano gli anziosi sospetti propi dell’aristocrazie, come si è sopra dimostro. Laonde, essendo questa la forma ultima degli Stati civili (perché non si può intendere in civil natura uno Stato il quale a sí fatte aristocrazie fusse superiore), questa stessa forma debb’essere stata la prima, ch’a tante pruove abbiamo dimostrato in quest’opera che furono aristocrazie di padri, re sovrani delle loro famiglie, uniti in ordini regnanti nelle prime cittá. Perché questa è la natura de’ principi: che da essi primi incomincino ed in essi ultimi le cose vadano a terminare.

1094Ora ritornando al proposito, oggi in Europa non sono d’aristocrazie piú che cinque, cioè Vinegia, Genova, Lucca in Italia, Ragugia in Dalmazia e Norimberga in Lamagna, e quasi tutte son di brievi confini. Ma dappertutto l’Europa cristiana sfolgora di tanta umanitá, che vi si abbonda di tutti i beni che possano felicitare l’umana vita, non meno per gli agi del corpo che per gli piaceri cosí della mente come dell’animo. E tutto ciò in forza della cristiana religione, ch’insegna veritá cotanto sublimi che vi si sono ricevute a servirla le piú dotte filosofie de’ gentili, e coltiva tre lingue come sue: la piú antica del mondo, l’ebrea; la piú dilicata, la greca; la piú grande, ch’è la latina. Talché, per fini anco umani, ella è la cristiana la migliore di tutte le religioni del mondo, perché unisce una