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ricorso delle nazioni sopra la natura de’ feudi 137


«clientele», come indicammo nelle Degnitá, non si possono sulla storia antica spiegare con piú propietá che per «feudi», siccome i feudisti eruditi con si fatta elegante voce latina «clientela» voltano questa barbara «feudum«.

1058E di tali principi di cose apertamente ci convincono l’origini di esse voci «opera» e «servitium». Perché «opera», nella sua significazione natia, è la fatiga d’un giorno d’un contadino, detto quindi da’ latini «operarius», che gl’italiani dicono «giornaliere»: qual operaio o giornaliere, che non aveva niun privilegio di cittadino, si duol essere stato Achille trattato da Agamennone, che gli aveva a torto tolta la sua Briseide. Quindi appo i medesimi latini restarono detti «greges operarum», siccome anco «greges servorum», perché tali operai prima, siccome gli schiavi dopo, erano dagli eroi riputati quali le bestie, che si dicono «pasci gregatim». [E dovettero prima essere tai greggi d’uomini, dipoi le greggi de’ bestiami;] e, con lo stesso vicendevol rapporto, dovettero prima essere i pastori di sí fatti uomini (come con tal aggiunto perpetuo di «pastori de’ popoli» sempre Omero appella gli eroi), e dopo essere stati i pastori degli armenti e de’ greggi. E cel conferma la voce νόμος, ch’a’ greci significa e «legge» e «pasco», come si è sopra osservato; perché con la prima legge agraria fu accordato a’ famoli sollevati il sostentamento in terreni assegnati lor dagli eroi, il quale fu detto «pasco», propio di tali bestie, coinè il cibo è propio degli uomini.

1059Tal propietá di pascere tali primi greggi del mondo dev’essere stata d’Apollo, che truovammo dio della luce civile, o sia della nobiltá, ove dalla storia favolosa ci è narrato pastore in Anfriso; come fu pastore Paride, il quale certamente era reale di Troia. E tal è ’l padre di famiglia (che Omero appella «re»), il quale con lo scettro comanda il bue arrosto dividersi a’ mietitori, descritto nello scudo d’Achille, dove sopra abbiamo fatto vedere la storia del mondo, e quivi esser fissa l’epoca delle famiglie. Perché de’ nostri pastori non è propio il pascere, ma il guidar e guardare gli armenti e i greggi, non avendosi potuto la pastoreccia introdurre che dopo alquanto assicurati