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principi eterni de’ feudi 293


comandassero, i padri dettavano le pene de’ loro figliuoli, come nella legge delle XII Tavole ne passò quella del figliuol empio ch’abbiamo sopra veduto. Onde l’unione di tali verghe o litui significa la generazione dell’imperio civile, la quale si è qui ragionata.

618Finalmente Ercole (carattere degli Eraclidi ovvero nobili dell’eroiche cittá) lutta con Anteo (carattere de’ famoli ammutinati) e, innalzandolo in cielo (rimenandoli nelle prime cittá poste in alto), il vince e l’annoda a terra. Di che restò un giuoco a’ greci detto del «nodo»; ch’è ’l nodo erculeo, col qual Ercole fondò le nazioni eroiche, e per lo quale da’ plebei si pagava agli eroi la decima d’Ercole, che dovett’esser il censo pianta delle repubbliche aristocratiche. Ond’i plebei romani per lo censo di Servio Tullio furono nexi de’ nobili e, per lo giuramento che narra Tacito darsi da’ Germani antichi a’ loro principi, dovevano lor servire come vassalli perangari a propie spese nelle guerre: di che la plebe romana si lamenta dentro cotesta stessa sognata libertá popolare. Che dovetter esser i primi assidui, che «suis assibus militabant»: però soldati non di ventura, ma di dura necessitá.