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principi eterni de’ feudi | 291 |
nodo finto del dominio quiritario: ma se ne serbò un vestigio fin alla legge petelia nel diritto, ch’avevano i nobili, della prigion privata sopra i plebei debitori. I quali stranieri, con le «tentazioni tribunizie» ch’elegantemente dice Livio (e noi l’abbiamo noverate, nell’annotazione alla legge publilia, sopra, nella Tavola cronologica ), lo stato di Roma da aristocratico finalmente cangiarono in popolare.
613Non essersi Roma fondata sopra le prime rivolte agrarie, egli ci dimostra essere stata una cittá nuova, come canta la storia. Fu ella bensí fondata sopra l’asilo, dove, durando ancora dappertutto le violenze, avevano dovuto prima farsi forti Romolo e i suoi compagni, e poi ricevervi i rifuggiti, e quivi fondare le clientele, quali sono state sopra da noi spiegate. Onde dovette passare un dugento anni perch’i clienti s’attediassero di quello stato: quanto tempo vi corse appunto perché il re Servio Tullio vi portasse la prima agraria. Il qual tempo aveva dovuto correre nelle antiche cittá per un cinquecento anni, per quest’istesso: che quelle si composero d’uomini piú semplici, questa di piú scaltriti; ch’è la cagione perché i romani manomisero il Lazio, quindi Italia, e poi il mondo, perché piú degli altri latini ebbero giovine l’eroismo. La qual istessa è la ragione piú propia (la qual si disse nelle Degnitá ) ch’i romani scrissero in lingua volgare la loro storia eroica, ch’i greci avevano scritta con favole.
614Tutto ciò ch’abbiamo meditato de’ princípi della politica poetica e veduto nella romana storia, a maraviglia ci è confermato da questi quattro caratteri eroici: primo, dalla lira d’Orfeo ovvero d’Apollo; secondo, dal teschio di Medusa; terzo, da’ fasci romani; quarto ed ultimo, dalla lutta d’Ercole con Anteo.
615E, primieramente, la lira fu ritruovata dal Mercurio de’ greci, quale da Mercurio egizio fu ritruovata la legge. E tal lira gli fu data da Apollo, dio della luce civile o sia della nobiltá, perché nelle repubbliche eroiche i nobili comandavan le leggi, e con tal lira Orfeo, Anfione ed altri poeti teologi, che professavano scienza di leggi, fondarono e stabilirono l’umanitá della Grecia, come piú spiegatamente diremo appresso. Talché