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il governo intervenne a frastornare i loro piani, evocando a sè la costruzione delle strade ferrate non ancora concesse, ma in quell’epoca i tre baroni nominati erano i sovrani despotici. Il 21 agosto 1837 ebbe luogo la prima chiamata dei soci, perchè costituitisi in società regolare fissassero il primo versamento, che fu del 6 per %, pagato in quel torno. Frattanto in luogo di dar principio al lavoro si deliberò di cambiar la linea, e sostituire a quella chiesta nel privilegio un’altra, che da Venezia a Padova andrebbe girovagando per Vicenza, Verona, Brescia e Milano, e questa linea fu detta quella dell’ingegnere Milani, perchè da lui tracciata, quantunque dagli altri suggerita. Nell’agosto 1838 furono di nuovo chiamati i soci per deliberare su codesta linea, la quale, ritenuta come l’utilissima venne approvata; ma i lavori non cominciarono subito, per le interminabili approvazioni che si trascina dietro ogni cambiamento.

Ma il 30 luglio 1840 surse altro ostacolo ben più funesto.

In detto giorno furon chiamati gli azionisti in Venezia ad una delle ordinarie ma inconcludenti riunioni per rendiconto di tutte le spese, anche