istruiti sul come dovesser contenersi. Il congresso riunito nell’agosto 1846, in Milano, corrispose se non pure superò l’aspettativa dello stesso Eskeles; esso si decise per la linea di Monza, e nominò quattro arbitri per trattare col signor barone padrone, di quella strada, dando ai medesim arbitri facoltà inappellabili ed illimitate. Il signor Eskeles venne in persona a trattare coi delegati rappresentanti il corpo degli azionisti e fu convenuta la cessione. Io non ne conosco tutte le particolarità, ma le condizioni principali ed essenziali furono le seguenti: — Il signor barone cede la strada di Monza quale si trova, colle locomotive, fabbricati e quanto è inerente a quell’esercizio agli azionisti della strada di Como; e questi in compenso accordano allo stesso 35 centesimi (di lira austriaca) per ogni passaggero che percorrerà quella strada sopra qualsiasi punto, guarentendo però come ciffra minima 720 mila passaggeri all’anno, ossia due mila al giorno, e questo senza eccezione di sorta, quando pure l’esercizio venisse sospeso od interrotto per qualsiasi causa; se poi si verificasse maggior movimento ancora, di quello stabilito come minimo, sarà tutto a vantag-