non avanzò di un metro! Il tempo decorso non valse che a dimostrare più chiaramente la sua avversione ai Lombardi. Il governo, così equo e così giusto, prese i danari della società (nel giugno 1847 cadde l’ultimo versamento dei 50 millioni) e li spese tutti sul veneto. La congregazione centrale nello scorso febbraio pregava si volessero continuare i lavori da Treviglio verso Chiari, onde procurare lavoro alla povera gente, e Vienna rispose in tuono insolente non doversi per ora tampoco pensare a quella strada, mancando i fondi. Ed in pari tempo ordinava alle sue fabbriche di Vienna 22 locomotive per conto della strada lombardo-veneta, la quale per l’uso presente n’è già fornita, e tra le sue macchine ne conta due di Vienna che sono le pessime sopra tutte; con quel danaro si andava sino a Chiari, ma questo era vantaggioso ai Lombardi, figli snaturati che osano sperare! Il governo austriaco pone ora tutto in opera per dividere i Lombardi dai Veneti; a questi tutto concede, a quelli nega tutto. Ma noi feliciteremo i nostri fratelli veneti dei loro successi, e spero troveranno giusti i nostri risentimenti contro un governo che ci calpesta e poi si adira se osiamo spe-