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avvenimenti interni; e se non fu contento, è cosa ben naturale, dovendo stare a’ fatti che sono alla portata di ognuno. Finalmente il governo, stanco anche di quel simulacro di direzione, ordinò si abolissero le due direzioni lombarda e veneta, e che a lui stesso si affidasse l’esecuzione della strada; allora gli azionisti (viennesi per la massima parte) fecero umilissima istanza, perchè il governo si degnasse assumere ei stesso l’esecuzione di quella strada; il governo si degnò di accordare la grazia, e tutti i suoi giornali affrettaronsi di far conoscere al pubblico che per giungere ad una risoluzione era stato d’uopo l’intervento del governo, lasciando trasparire come gl’Italiani non sieno capaci nemmanco di eseguire una strada. Quello sfacciato insulto non sarebbe avvenuto se la direzione lombarda si fosse ritirata a tempo, volontariamente. Ora sono decorsi quasi due anni, dacchè il governo è padrone di eseguire a suo grado la strada; stava a lui dimostrare che in prima erasi proceduto sì lentamente per colpa della poca energia italiana? Or che fece il governo che avea lasciato sperare di finire la strada nel 1848? Nulla, precisamente nulla; sul suolo lombardo