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della linea fu ben presto decisa, poichè il partito milanese era talmente superiore, che allo scrutinio si trovò avere 688 voti in suo favore sopra 713, venendo così prescelta la linea di Treviglio, e posto fine ad una questione malaugurata che aveva incagliata l’esecuzione della strada pel corso di quattro anni, ed aveva costato 30,000 lire per la commissione; il cui voto veniva annullato. I nuovi membri della direzione erano già disegnati anch’essi, e per verità si aveva tutti i motivi di essere malcontenti di quelli della prima. Per assicurare alla nuova il favore del pubblico, fu eletta fra le persone più distinte per nascita e ricchezza, ed alla testa figuravano S. E. il conte Vitaliano Borromeo ed il duca Uberto Visconti-Modrone. Quanto a perizia od intelligenza in materia di strade ferrate, i nuovi direttori non erano per nulla superiori agli antichi, ma si sperava non avrebbero imposto che il nome, come pur si poteva essere tranquilli dal lato dell’onestà nel maneggio dei fondi. In ambedue i punti principali, il partito milanese aveva ottenuto completo successo, e così lo ebbe in ogni altra decisione di minore importanza. Gli speculatori si aspettavano allora che le