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SENTIMENTALE | 75 |
fazzoletto, mi starò per tutta la sera seduto silenzioso al suo fianco — Desiderio innocente — pur nondimeno io lo rinfacciai immantinente, e con amarissime e rimordenti parole, al mio cuore.
So d’aver detto a’ lettori ch’io per grazia singolare del cielo vivo quasi dì e notte misero servo d’amore. Or, poichè — mentr’io voltava improvviso una cantonata — la mia ultima fiamma dal vedere al non vedere si spense d’un soffio di gelosia, la raccesi, e correa già il terzo mese, alla candida face d’Elisa — giurando che arderebbe per tutto il mio viaggio — ma perchè dirò timidamente la verità? — giurai fedeltà eterna — però tutti gli affetti miei erano di ragione d’Elisa — e dividendoli io gl’indeboliva — cimentandoli, io li mettea a repentaglio — al cimento sta sempre allato la perdita — e che potresti più, Yorick! che mai potresti rispondere a un cuore tutto pieno di lealtà e di fiducia — sì generoso e sì candido, e incapace perfino di rinfacciarti?
— No; non andrò a Brusselle, diss’io interrompendomi — ma questo era poco alla mia fantasia — e mi ricordava le occhiate d’Elisa nel frangente della nostra separazione, quando nessuno de’ due aveva cuore di dire addio, — io contemplava il ritratto che le mani d’Elisa appende-