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74 VIAGGIO

mentr’io sedeva ancora a cena nella mia stanza con un biglietto in cui ella dicevami: «Che si faceva ardita di raccomandarmi una lettera ch’io recherei di mia mano a madame de R*** la prima mattina che non avessi altro da fare in Parigi:» — e soggiungeva — «che le rincresceva e non sapeva ancor dire per quale penchant, ma pure le rincresceva che le fosse conteso di narrarmi la sua storia; e se ne chiamava mia debitrice; e se il mio viaggio mi conducesse mai per Brusselle, ed io non mi fossi dimenticato del nome di madame de L***madame de L*** si sarebbe volentierissimo sdebitata» —

Sì, ti rivedrò, dissi, anima bella! a Brusselle — quando d’Italia, lungo la Germania e l’Olanda per la via delle Fiandre tornerò a casa mia — dieci poste al più fuor di strada; e siano pur dieci mila! — oh di che voluttà spirituale coronerò allora il mio viaggio, raccogliendo nel mio secreto il dolore de’ lamentevoli casi d’un racconto di sciagura narratomi da sì amabile sconsolata! Vedrò le sue lagrime; nè potrò inaridire la fonte di quelle lagrime! le rasciugherò se non altro (dolcissimo ufficio per me!) dalle guance della prima e leggiadrissima delle donne, e tenendo il mio