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40 | VIAGGIO |
Ma non mi si scostò venti passi, che una voce nel mio secreto mi sollecitava ad indagini assai più distinte — ed era suggerita dal presentimento d’una più lunga separazione — poteva anche darsi che io non la rivedessi mai più — il cuore invigila a preservare tutto quello ch’ei può; e mi bisognava almeno una guida affinchè i miei sospiri non si smarrissero, se mai non mi fosse più dato di congiungermi a lei che co’ soli sospiri. E per dirla, io bramava di sapere il suo nome — il suo casato — la sua condizione; e poichè io sapeva dov’ella s’avviava, m’era pur necessario di non ignorare donde veniva. Ma come mai senza violare tanti dilicati rispetti che le custodivano poteva io raccorre tutte queste notizie? Macchinai venti varj disegni — io non poteva capacitarmi che un’uomo la interrogasse così a dirittura — era cosa impossibile.
Un francesino de bon air, capitano, che veniva per via saltellando, mi fe’ vedere che la cosa era sì facile che nulla più; perchè affrontandoci appunto mentre la gentildonna tornavasi all’uscio della rimessa, si piantò fra noi due, e senza farsi ben conoscere, s’introdusse mio conoscente; e mi richiese dell’onore di presentarlo alla dama — io non le era stato presentato io — però volgen-