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SENTIMENTALE 35

vere, che quando ultimamente ripassai per Calais chiesi che n’era del padre Lorenzo, ed udíi come egli da tre mesi era morto e seppellito, non già nel suo convento, ma secondo la sua volontà in un piccolo campo santo de’ frati sei miglia fuor di città. Nè io mi poteva acquetare se non vedeva dove l’aveano deposto — E là, pigliandomi in mano la sua scatoletta di corno, e guardandola, e sedendo sulla sua fossa, e sradicandovi dal colmo parecchie ortiche che non avevano a che allignare lassù — tutto questo mi ripercosse sì fieramente gli affetti ch’io prorompeva in dirottissime lagrime — ma io sono debole quanto una femmina! e prego voi tutti di non sogghignarne; commiseratemi.


XIII. LA PORTA DELLA RIMESSA

CALAIS


Intanto io non aveva lasciata mai la mano della mia dama; e sarei stato incivile s’io l’avessi, dopo tanto ch’io la teneva, lasciata innanzi di accostarla a’ miei labbri; e la baciai: e il sangue, e gli spiriti, che avevano poc’anzi mutato corso si riaffollavano sulle guance di quell’afflitta.

Or avvenne che i due viaggiatori, i quali m’aveano parlato nel cortile, passarono nel frangen-