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14 | VIAGGIO |
o ragioni derivanti per avventura da una di queste cause generali —
- Infermità di corpo,
- Imbecillità di mente,
- Inevitabile necessità.
Quanti per terra o per acqua viaggiano travagliandosi d’orgoglio, di curiosità, d’albagía, d’ipocondría, suddivisi e combinati in infinitum, sono tutti mossi dalle prime due cause.
Alla terza causa soggiace tutto quanto l’esercito de’ pellegrini martiri, specialmente chiunque si mette in cammino col benefizioFonte/commento: 274 del clero1; come a dire delinquenti dati in custodia ad alcuni pedagoghi eletti dai magistrati — o giovani gentiluomini esiliati dalla crudeltà de’ congiunti o de’ tutori, e custoditi da alcuni pedagoghi d’Oxford, d’Aberdeen, e di Glascovia2.
- ↑ Privilegio antico, pel quale ad ogni ecclesiastico, e poscia ad ogni uomo che sapeva leggere, era per qualunque delitto commutata la pena di morte nella carcere e nell’esilio. Da Giorgio i. in qua le ragioni di questo privilegio sono in parte mutate: taluni ad ogni modo possono allegarlo; e dove questi per legge meritassero il marchio o altre pene d’infamia, sono invece col benefizio del clero confinati per anni sette.
- ↑ Tre università dalle quali si eleggono solita-