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232 NOTIZIA INTORNO

ber unicus: e sa di satirico. I pochi a’ quali lo lasciai leggere, alle volte ne risero; ma non s’assumevano d’interpretarmelo. E mi dispongo a lasciarlo inedito per non essere liberale di noja a molti lettori che forse non penetrerebbero nessunna delle trecento trentatrè allusioni racchiuse in altrettanti versetti scritturali, di cui l’opuscoletto è composto. Taluni fors’anche, presumendo troppo del loro acume, starebbero a rischio di parere commentatori maligni. Però s’altri n’avesse copia la serbi. Il farsi ministri degli altrui risentimenti, benchè giusti, è poca onestà; massime quando pajono misti al disprezzo che la coscienza degli scrittori teme assai più dell’odio.

III. Bensì gli uomini letterati, che Didimo scrivendo nomina Maestri miei lodarono lo spirito di veracità e d’indulgenza d’un altro suo manoscritto da me sottomesso al loro giudizio. E nondimeno quasi tutti mi vanno dissuadendo dal pubblicarlo; e a taluno piacerebbe ch’io lo abolissi. È un giusto volume dettato in greco nello stile degli Atti degli Apostoli; ed ha per titolo Διδύμου κληρικοῦ ὑπομνεμάτων βιβλία πέντε: e suona: Didymi clerici libri memoriales quinque. L’autore descrive schiettamente i casi per lui memorabili dell’età sua giovenile educata dagli uomi-