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SENTIMENTALE
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illusioni della mia fantasia che mi divaga come a lei pare e piace ogni sempre, se il vecchio sul finir della danza non mi diceva, ch’egli per consuetudine antica, e per regola impreteribile aveva in tutte le sere della sua vita chiamata dopo cena la sua famiglia a ricrearsi e a ballare; perch’io, diceva egli, son certo che un cuore ilare e pago, è il ringraziamento migliore che un campagnuolo idiota possa rendere al cielo —
Non che un dotto prelato — diss’io1.
- ↑ Su la fine del sec. xv. il frate Savonarola, non ostante la scomunica e i monitorj del Papa, «usava far venire i suoi frati e’ cittadini in tanto fervore che gli faceva uscire della chiesa, e su la piazza di San Marco (in Firenze) gli faceva ballare e saltare, e mettere in ballo tondo pigliandosi per mano un frate e un cittadino, e cantavano a ballo canzoni spirituali composte da Girolamo Benivieni, che tra gli scrittori di rime toscane in que’ tempi fu molto lodato» — Nerli, comment. lib. iv. an. 1497. — Inoltre lessi nel vocabolario di Santa Caterina alla voce presta: «Che nella diocesi di Siena raccoglievansi diverse brigate di contadini e di contadinelle a cantar Maggio, e alla fine del mese
se del re David: Et David saltabat totis viribus ante Dominum — Et omnis Israel ludebant coram Domino in omnibus lignis fabrefactis, et citharis, et lyris, et sistris et cymbalis — Et vidit regem David subsilientem et saltantem coram Domino. Reg. lib. ii. cap. vi.