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VIAGGIO
 


mercede de la scrittura, tanto ch’io detto, lascierò per legato il guadagno che divulgandola ne trarrai; di che senza niun dubbio farai ricco te et casa tua. Il notajo ritinse di botto la penna nel calamajo. Et quel canuto levando gli occhi pietosamente et stendendo al cielo le palme, adorò tacito alquanto, poi disse: Onnipotente direttore di tutti i casi della vita mia, il quale vedi per che labyrinto lunghissimo di disastrosi sentieri et a che extremità et disperata desolatione m’hai di tua mano condotto, oh mio Dio; soccorri a la inferma memoria d’un vecchio moribondo et che ha il cuor dilaniato; diriggi la mia parola con lo spirito eterno de la tua verità affinchè questo forestiero non debbia scrivere sol una sillaba che non sia hoggimai notata nel libro de’ tuoi ricordi per li quali (et in questo dire giunse le mani et con voce alta gridò) io sto per essere o condannato o assolnto. Et il notajo sollevò la punta de la sua penna tra l’occhio suo et la fiammella: al quale il vecchio, dopo alcun silentio, disse: Messer lo notajo, tu scrivi una hystoria per la quale la natura agiterà le viscere de la misericordia ne gli huomini, et spezzerà i cuori pietosi, et obbligherà al pianto fin anche la crudeltà. Il notajo infiammava, et gli parea mill’anni di scrivere, et ri-