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VIAGGIO
 


terracquea, è bellissimo1. Con cio sia cosa che nè anche i nostri theologhi et sancti doctori de la Sorbona possano apporgli reitade; salvo che a pena trahe sì poco alito di vento che gran mercè che tu n’empia un beretto, il Sacredieu disquilla di bocca a christiani più biastemmevolmente sopra decto ponte che in qual ti voglia altra gola della città. Et come che dicano e’ predecti maestri rigidi et buoni, essere reitade pessima questa, dico: Che il vento da addosso ad ogni christiano, et non che gridi bada ad te, fistia alla impensata, attalchè se di cotanti che da buon massai valicano il ponte in zucca, sessanta soli per paura d’assiderare si tenessino in testa lo cappello, si giocherebbono a zara soldi cinquanta de’ piccioli che tanto dee isborsare al di d’hoggi chiunque harrà voglia di buon cappello. Laonde al notajo cattivello che veniva rasente la sentinella liviritta, et sollevava, da naturale advedimento mosso, la mazza ad calcarsi lo cappel ne la nuca, incontrò, che la ghiera de la mazza s’appicciò ne lo cappio de lo cappello di detta sentinella, lo quale come havesse alie volò, che il notajo non se n’avide, da

  1. E’ pare da ciò che il frammento non sia di scrittore francese. Nota del tradut. inglese.