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VIAGGIO
 


ne di perfezione; e ov’ei l’oltrepassi, non aumenta per questo, bensì rimuta le sue qualità. Non ch’io m’arroghi di decidere se ciò si possa applicare ai francesi — ma quanto agl’inglesi, sono sicuro, che se mai progredendo ad incivilirsi, acquistassero la compitezza che distingue i francesi; e quand’anche perciò non perdessero la gentilezza dell’animo la quale persuade i mortali non tanto alla civiltà de’ modi, quanto alla umanità delle azioni — si smarrirebbe tanto e tanto quella varietà, quella originalità di caratteri che fa discernere l’inglese dall’inglese, e l’Inghilterra da tutti i paesi del globo.

Io mi trovava nel taschino alcuni scellini del re Guglielmo tutti lisci come cristallo; e me gli apparecchiai nella mano per dilucidare l’ipotesi; or quando mi vennero a taglio —

Guardi, dissi al conte, rizzandomi e schierandogli innanzi quelle monete su lo scrittojo — a forza di dibattersi insieme, e strofinarsi per sessant’anni in questa ed in quella borsa, le si sono fatte sì indifferenti che Ella, monsieur le comte, penerebbe a discernere l’una dall’altra1 .

  1. «La radice della mia noja sta nella sempiterna affettazione del francese carattere — varietà poca — originalità nessuna — sai tu perchè? —