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VIAGGIO
 



Sta bene, rispondeva io; ma, monsignore, i Yorick sono due. L’uno, di cui parla Vostra Eccellenza, è morto già da otto secoli, e seppellito; e fioriva nella corte di Ordenvillo — l’altro Yorick mi son io, che non fiorisco, monsignore, in corte veruna — Il prelato crollava il capo — Dio buono! diceva io; a questo modo ella, monsignore, scambierebbe Alessandro il grande per Alessandro calderajo1 — Tant’è: tornava a dire il prelato —

— Se Alessandro re de’ Macedoni, soggiuns’io, potesse trasferir monsignore a miglior vescovado — sono sicuro che monsignore non direbbe così.

Il povero conte de B*** non cadde se non nel medesimo errore —

Et monsieur est-il Yorick? gridò il conte — Je

    aveva già predicate nella sua parrocchia; e sono tenute l’opera sua migliore. Egli stesso mandando tutti i suoi libri ad Elisa scrive: «Gli altri scritti mi uscitirono dal cervello — vi siano care soltanto le omelie le quali mi sgorgarono calde tutte dal cuore.» — Yorick’s letters to Eliza i.

  1. E San Paolo si doleva pur molto di questo calderajo: Alexander ærarius multa mala mihi ostendit: reddet illi Dominus secundum opera ejus — Epist. ad Timoth. ii. cap. iv. 14. — Alexander, quem tradidi Satanæ, ut discat non blasphemare. — ad Timot. i. cap. i, 20.