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SENTIMENTALE
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gi vi provvedevano; ed egli se ne giovò. E gli fu a que’ giorni opportuna la convocazione degli Stati a Rennes. Però accompagnato da’ suoi due figliuoletti, entrò nell’assemblea e perorò pe’ diritti d’una legge antichissima del ducato, raramente, diceva egli, allegata; ma non per questo men valida: e si tolse di fianco la spada. Eccola, diss’egli; raccoglietela, e siatene religiosi custodi fino a che tempi migliori mi concedano di redimerla.

La spada fu raccolta dal presidente — il marchese rimase alquanti minuti a vederla depositare negli archivi — ed usci.

Al dì seguente egli e la sua famiglia navigarono alla Martinica donde (dopo diciannove o venti anni di prospera industria data a’ negozj, e per alcune eredità inaspettate da’ rami distanti del suo casato) ripatriò a ripetere la sua nobiltà e sostenerla.

Fu mia ventura — nè la fortuna è in ciò liberale a verun viaggiatore tranne al sentimentale — ch’io mi trovassi a Rennes, appunto nel giorno di questa ridomanda solenne — solenne certamente per me.

Il marchese con tutta la sua famiglia si presentò all’assemblea. Esso dava mano alla sua dama; e