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SENTIMENTALE
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e se ora per me e per la donna ch’io amo, lotto con quest’unico mezzo contro la miseria, non però mi credo disonorato — finchè la Provvidenza non m’apra strada migliore.

Or se dissimulassi la ventura che nove mesi dopo consolò il povero cavaliere, defrauderei d’un piacere le anime buone; e questa sì che la saria cattiveria.

Pare ch’ei facesse per lo più residenza presso a’ cancelli di ferro che menano al palazzo del re; e poichè la sua croce dava nell’occhio, molti gli movevano, siccome io feci, la stessa domanda — Ed esso li compiaceva, raccontando la sua disavventura; e con tanta sincerità e discrezione che pur una volta arrivò all’orecchio del re — il quale udendo anche che il cavaliere era valoroso soldato, e tenuto da tutto il suo reggimento per uomo onorato e dabbene — lo dispensò da quel povero traffico con l’annua pensione di lire mille cinquecento.

Ho scritto questo fatto per amor del lettore: abbia dunque pazienza ch’io ne scriva un altro, come episodio, anche per amor mio — e i due avvenimenti si riflettono tanto lume scambievolmente che chi li separasse farebbe peccato.