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grandissimi difetti di Costituzione) niun vero Morlacco mangerebbe Rane a costo di lasciarsi morire di fame. Il Curato di Vrana interrogato del perchè in vece di cattivo cacio non mangiava delle Rane, s’accese quasi di sdegno. Ei ci disse, che un briccone Morlacco ne pigliava per portarle al mercato di Zara, ma che non era ancora giunto a mangiarne; ed aggiunse che costui era l’obbrobrio della Villa.
§. 14. Petrificazioni di Ceragne, Bencovaz, e Podluk.
Ne’ boschi poco lontani da Ceragne ò trovato in gran quantità nuclei di Turbiniti presi nel marmo comune Dalmatino, e poco lunge da questi la medesima spezie d’Ortocerati che a Uglian. Così trovansi pietre Lenticolari sotto la Rocca di Bencovaz, e a un Casale poco lontano detto Podluk, dove sono tanto perfettamente ben conservate, come quelle di Monteviale nel Vicentino, e di S. Giovanni Ilarione, che sono le più belle ch’io conosca. Fra la Rocca di Bencovaz, e ’l Bosco di Cucagl stendesi un ramo di colline composte di argilla marina piombata, e in alcun luogo di terra marnosa bianchissima. Nelle aperture scavatevi dalle acque de’ torrenti, io ò raccolto de’ corpi marini erranti, alcuni de’ quali sono nuclei spatosi di Turbiniti petrefatti lucidissimi di color giallo dorato. In generale la pietra, di cui sono formate le colline di questi contorni, rassomiglia di molto alle pietre dolci de’ nostri colli Italiani. Le vaste campagne, e le Valli amenissime, che formano i Distretti di queste Ville, sono poco popolate, e peggio coltivate. In qualche luogo la scarsezza della popolazione fa torto alla purità dell’aria, portando per necessaria conseguenza l’abbandono totale de’ rivoli montani a se stessi, e l’impaludamento delle acque.