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attrazion rispettiva delle particole, pella compressione, per qualche precipitazione, o simile altra causa. 2°. Che questi sassi aggregati si unirono a formare un corpo solo mentr’erano ancora di pasta molle. 3°. Che questa unione fu per lo meno incominciata in luoghi sotterranei, dove furono operate le fratture; non sembrando possibile, che alcuna generazione, o conglutinazione petrosa possa farsi all’aria aperta. 4°. Che incominciata, o perfezionata la conglutinazione, questi sassi sieno stati cacciati alla superficie delle terre, e de’ monti da qualche forza enorme... In una parola, che la frattura de’ materiali, e l’incominciamento della loro conglutinazione sia stato antediluviano; e diluviana poi la presenza delle pietre, e sassi conglutinati alla superficie della Terra, e de’ monti.“ Io lascio per ora da parte l’improprietà delle voci ricordanti glutine, di cui certamente non si tratta negli aggregati calcarei, o vitrescenti, operati dalla cristallizzazione, o tartarizzazione, e dalla fusione ora più, ora meno perfetta. Le quattro proposizioni del Wallerio, sono contraddette dal fatto; e in quanto alla prima è costantissima verità, che le pietruzze angolose, di cui sono formate le Breccie, veggonsi confuse, e rimescolate assieme, e varie nell’impasto per modo che non si può nemmeno sospettarle d’antica continuità. Le Breccie poi, che noi veggiamo sotto gli occhi nostri formarsi appiè delle montagne, e lungo le sponde de’ torrenti, manifestamente ci mostrano il meccanismo, di cui servesi la Natura per accozzarle. Che sieno stati molli i sassi componenti le Breccie allorchè furono congesti assieme non è credibile. Basta rompere varj pezzi di Breccia per vedere, che ogni pietruzza vi sta da se; accade anche sovente che si possano separare ad una ad una, quando il cemento che le tiene unite non sia