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lor di carne, listato: questo non trovasi a strati molto estesi, ma sibbene a gruppi, come i marmi stalattitici, che vi sono anch’essi comuni. Vi si estende in vaste stratificazioni una spezie di marmo Lumachella, oggetto più curioso agli occhi dell’Orittologo, che aggradevole al marmorajo: il suo fondo di colore è bianco sudicio; l’impasto rigido; i frantumi di Corpi marini, che vi si veggono disposti orizzontalmente, sono cangiati in ispato biondiccio. Quella spezie di pietra marmorea di color rosso fosco, che noi conosciamo a Venezia sotto il nome di Rosso da Cattaro (perchè dalle vicinanze di quella Città ce ne viene portato in quantità) vi si trova comunemente; e vi è frequente la Breccia corallata, nelle di cui macchie predomina il colore avvinato, e ’l pagonazzo; i sassi, onde quest’ultima spezie è composta, sono scantonati, e conservano i caratteri d’una lunga fluitazione. Questa Breccia occupa pell’ordinario la sommità de’ monti; e rende così più evidente l’antica adesione dell’Isole del Continente vicino, nelle di cui altezze osservasi il medesimo impasto. Voi intendete bene, come intendo anch’io, che perch’esistessero delle ghiaje da rotolare fu d’uopo avessero preesistito delle alte montagne, dalle quali dovettero staccarle, e trasportarle i torrenti; e che veggendosi ne’ sassi fluitati delle Breccie, che si trovano su’ monti dell’Isola, de’ Corpi marini lapidefatti, diviene indispensabile il mettere la sede d’un antico mare su quelle montagne ora distrutte, dalle quali le ghiaje discesero. Questa picciola faccenda di fabbricamento, e distruzione porta qualche lunghezza di tempo, è vero: ma noi non ne abbiamo colpa. Come poi gl’immensi letti di ghiaje seminate con prodigalità da’ fiumi, da’ torrenti, o trasportate, e rimescolate dalle onde marine sieno stati abbandonati dal mare, ed invasi da nuo-