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abbondanti di pece. Dicono, che il fetore della fonte non è costante, nel che fa d’uopo distare alla loro asserzione. È fatto di verità, che non sempre il fonte Smerdegliac si vede gorgogliare mettendo in movimento la superficie del mare; egli suole starsi cheto qualche giorno: ma non di raro anche nel dì medesimo si fa replicatamente vedere, e sparisce. Le pioggie copiose al di là della montagna, e gli anfratti sotterranei, pe’ quali deggiono farsi luogo le acque assorbite dalle voragini per venir al mare, saranno peravventura le ragioni di queste incostanze; il fetore poi di bitume chi sa che non venga da qualche accensione, o fermentazione sotterranea ora più, ora meno violenta?

In poca distanza da Tucepi sorge su d’una Collina la Villa di Podgora, che domina un bellissimo tratto di litorale il più fertile, e coltivato di que’ contorni. Il picciolo Promontorio di Dracevaz, che sporge in mare nel tenere di questa Villa, merita d’essere osservato. Gli strati superiori che lo formano sono di Breccia, gl’inferiori composti di Cote ànno de’ filoni fabbricati di pezzi cubici, e disposti a foggia di muraglia. Due di queste muraglie sporgono in fuori racchiudendo una spezie di terrapieno nel mezzo; gli ordini de’ pezzi cubici è inclinato verso il mare. Sotto Podgora nasce un ruscello, che nell’atto di finire il suo brevissimo corso fa girare de’ Mulini a Jarìchine. Forse da questa picciola acqua indiscretamente marcata su qualche Carta Corografica, prese motivo il Cantelio di segnare fra Podgora, e Drafnize un fiume, che scende dalle vicinanze d’Imoski, d’onde non è possibile che l’acque volino al disopra del Biocova. È ben probabile che di là venga la fonte submarina chiamata Vrugliza, o Mala Vrullia, che nel Vallone contiguo a Drasnize si fa vedere. Ella sorge con impeto appiè