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Il Canale, che separa la Penisola di Sabbioncello dal Continente, à tutta l’apparenza d’essere stato in tempi rimotissimi l’alveo del fiume Narenta. Il Monte, che forma quel Promontorio, non è d’origine Vulcanica, onde possa dirsi sorto di sotterra o di sott’acqua tal qual si vede; egli è manifestamente stato separato dalla continuità della gran massa, che forma il Continente, come le vicine Isole lo furono senz’alcun dubbio. Torcola, ignobile Isoletta abitata da Pastori soltanto, à una cava di tofo fluviatile, il quale non d’altronde che da un fiume tartaroso può aver l’antica sua origine; e nella struttura della medesima Isola restano degli altri segni riconoscibili d’antichi alvei. Così ne rimangono sull’Isola di Lesina, de’ quali farò parola a suo tempo.
I fondi del Mare Primoriano sono ineguali; la profondità dell’acqua vi è però sempre considerabile nel mezzo del Canale, che separa il Continente dall’Isole, e dovrebbe oltrepassare le cencinquanta passa. Nel seno di Narenta, come fra Sabbioncello, e Lesina è molto minore, a segno che sovente si vede il fondo. M’accadde di vedere nelle acque del Capo S. Giorgio di Lesina cosa, che può dar idea dell’accrescimento de’ fondi marini pell’accessione de’ Testacei, e Poliparj, che vi formano la crosta, di cui parla il Donati nel suo Saggio di Storia Naturale dell’Adriatico. Questo Scrittore si credette dopo lunghe osservazioni subacquee di poter concludere, che l’acque del Mare s’alzassero di livello in qualche ragione coll’alzamento de’ fondi prodotto dalle importate de’ fiumi, e da questa crosta, ch’egli avea in varj luoghi, e spezialmente nelle maggiori profondità ritrovata. Io tralascio d’esaminare se infatti deggia contribuire l’alzamento del fondo all’alzamento dell’acque in un seno di mare, nel quale l’ac-