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presagiscono comunemente che il vento dee venire dalla parte opposta. Il romore straordinario di molti tuoni non promette pioggia abbondante, e v’è di questo un proverbio Illirico: „Kad vechie garmì magna dasgia pade:“ Quando più tuona minor pioggia casca.

La stagione delle pioggie in Primorie è sul principio d’Autunno, e sul finire d’Inverno. Se l’Inverno, o la State sono piovosi di molto è uno sconcerto; così ànno osservato che l’Inverno mite dà una State procellosa. La State piovosa dà buon raccolto d’oglio, ma poco vino, e viceversa: ma se l’Inverno è stato piovoso, la Primavera, e la State asciutta, v’à carestia d’ogni prodotto. Quando la stagione è troppo piovosa suol cadere nelle notti serene una rugiada rossiccia, ch’è osservabilissima spezialmente da chi viaggia per mare; pretendono che da questa venga la rubedine delle viti.

Verso Natale, e in Primavera si fanno sentire le provenze lungo que’ litorali; e queste per lo più la finiscono con qualche burrasca. I venti Australi, e il Garbino vi sono poco frequenti a paragone de’ Boreali, de’ Maestrali, e dello Scirocco; quindi non se ne ànno regole dettagliate.

La neve, e il diaccio non durano molto in Primorie, e nemmeno su la cima del Biocovo; quantunque al di là di essa, e fra’ dirupi del Monte Mossor si conservino talvolta da un anno all’altro. L’abbondanza della neve porta abbondanza d’ogni prodotto, ma spezialmente d’oglio, e tanto più quando anticipi a cadere. Il freddo, che si faccia sentire troppo tardi, è dannosissimo, perchè sorprende il succhio delle piante in moto. Anche gli animali minuti ne patiscono gravissimi danni. Non è però mai molto acuto il freddo in quelle contrade marittime, quando il vento di Borea non lo conduca; e, senza di questo, il mese di Gennajo