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ucciderla a colpi di pietra, e malgrado alle intercessioni nostre si ostinarono a farlo, dicendo ch’ella era un Demone malefico nascosto sotto quell’aspetto; eglino deviarono anche pell’orrore dalla strada, per cui ella poteva avere strisciato. Il Signor Bajamonti avendo detto loro molte cose affinchè conoscessero la stravaganza di questo pensare, tolse di terra la morta bestia, ch’era da essi ancora guardata di lontano con occhio pauroso, e andò verso di loro perchè vedessero, che veramente ell’era morta. Que’ due brutali ad un tempo si posero in istato di scaricare due armi da fuoco contro di lui, prorompendo nell’ingiurie, e nelle minaccie più decisive: e fu veramente un tratto di buona fortuna che l’Amico nostro non gettasse la morta biscia, come avea accennato di fare, verso di loro; nel qual caso indubitatamente sarebbe restato ucciso sul momento. Or non ebb’egli il torto di voler delle guide Primoriane per difesa della persona? Fu detto per iscusarli che la superstizione è causa di tutto questo; tanto peggio affedidieci! Io troverei questa gente orribile se fosse capace di tanto, anche mossa dallo spirito di buona Religione.

§. 3. Delle Meteore del Primorie.

Il Monte Biocova manda, al dire de’ Primoriani i venti, le grandini, le pioggie, e ogni cangiamento dell’aria. Il vero è, che questa Montagna è il loro Teatro Meteorologico. I venti Boreali sono quelli, intorno ai quali ànno fatto le più diligenti osservazioni; ed io credo che meritino d’esservi riferite, da che il mio defunto amico Conte Abate Grubbisich mi assicurò, che dando loro la prova colla sperienza le avea trovate ben fatte.

Prima che il vento di Borea prorompa, se v’à neb-