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Poco dopo vennero gli Avari, ed occuparono il Primorie, e le campagne di Narenta, che acquistarono allora il nome di Pagania, perchè questi nuovi ospiti erano Idolatri, e s’usava di già nell’Illirio il nome di Pogànini per qualificarli. È congetturabile che l’Inaronia della Peutingeriana, sia un’altra denominazione di questo tratto di paese marittimo tolta da Narona, che n’era la Capitale; se però non sembrasse più ragionevole il leggere Maronia con Tommaso arcidiacono: nel qual caso il vocabolo barbaro equivarrebbe a Paratalassia, e a Primorie. L’Anonimo Ravennate prende in iscambio Mucaro per Inaronia, che nella Tavola viene nominata dodici miglia in Oriente d’Oneo, o sia Almissa; Mucaro starebbe bene sette miglia più oltre, dove si vedono disegnate fabbriche senza titolo. Il Porfirogenito dà il nome di Mocros a Macarska, facendone la Capitale d’una delle tre Zupanie comprese ne’ confini della Pagania, vale a dire fra le foci de’ soprannominati fiumi lungo il lido del mare. Come il nome di Pagania da Pogànin è derivato, così Mocros, e i corrotti Mucarum, Muchirum, e Muichirum probabilmente discendono dalla voce Mokar ch’equivale a umido, e innaffiato, e quindi conviene moltissimo al sito di Macarska bagnato da rivoli d’acqua perenne. Dopo d’aver formato parte dello Stato de’ Narentani per varj secoli, distrutti que’ Pirati, passò Macarska col resto del Primorie sotto l’obbedienza di varj Principi Cristiani ora piccioli, or grandi ne’ bassi tempi, indi obbedì alla Porta Ottomana, e finalmente nel MDCXLVI si diede volontariamente alla Serenissima Repubblica, che l’accolse, e colmò di privilegj.
Qualunque opinione sia da tenersi del primiero nome, e stato di Macarska, egli è certo che niente d’antico le rimane più a’ giorni nostri. Ella è fabbricata tutta