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in poco tempo anche oltre all’indole del genere; e il buon naturalista Plinio ne dà il merito alla quantità de’ fiumi che vi mettono foce1. Il mare non è battuto assai da’ Pescatori di questo Paese, che lasciano il prodotto delle loro acque agl’Isolani vicini, da’ quali poi comprano il pesce.
Il Territorio d’Almissa stendesi per quindici miglia lungo il mare sino a Brella. Quantunque non sia coltivato con molta intelligenza produce squisito vino: e la bontà de’ fondi vince la poco buona coltura. Il Moscadello, e ’l Prosecco vecchio d’Almissa, e generalmente tutto il vino, che vi si fa con diligenza d’uve ben mature, e riposate, merita d’aver luogo in qualunque banchetto. S’egli fosse più conosciuto, lo vedremmo certamente preferito a molti vini stranieri, che costano una riguardevole annua somma di denaro alla Nazione. Lungo il litorale degli Almissani v’ànno dei poderi, il fondo de’ quali è bituminoso; il vino, che si ritrae da questi, porta l’odore del terreno.
§. 11. Della muraglia naturale di Rogosniza, e della Vrullia, il Peguntium degli Antichi.
Il litorale dipendente d’Almissa è costantemente composto di strati marmorei nella parte più alta, e dalle spalle in giù di varie terre argillose, o di Cote. In un picciolo seno, sotto la Villa di Rogosniza, vedesi allo scoperto una muraglia naturale (Tav. XII.) simile a quella, ch’io ò incontrata dalla parte opposta del monte Dinara, lungo il corso del Fiume, nel tenere di Slime.
- ↑ Piscium genus omne præcipua celeritate adolescit maxime in Ponto; caussa multitudo amnium dulces inferentium aquas. Plin. Hist. Nat.