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di Epezio, mentre la distanza fra questi due luoghi è di tredici buone miglia. Vestigj di nobile Antichità non vi si veggono, quantunque d’un’antica popolazione Romana facciano fede i rottami de’ vasi, e di tegole, e qualche frammento d’Iscrizione, che veggonsi sotto ’l luogo detto Starigrad, cioè Città-Vecchia. Il solo monumento d’Antichità, che si conservi in Almissa, è una picciola Lapida dedicatoria incastrata nelle mura. Questa Città à titolo di Vescovado, ma non residenza; nel che è simile a Knin, dove però il Busching à messo un Vescovo residente. Almissa col suo Territorio forma parte della Diocesi di Spalatro; v’è un Seminario di Preti Glagolitici destinati a coprire le Parrocchie di Pogliza, e dell’Isole, dove sussiste la Liturgia Slavonica.

Fu Almissa un nido di Pirati in que’ secoli di ferro, e di sangue, ne’ quali le circostanze formavano un carattere temporario alle Nazioni, e dall’umanità alla ferocia potevano agevolmente condurle. Il corso del Fiume nascoso fra le rupi, e la difficoltà d’essere inseguiti nelle di lui foci ingombrate da pericolosi banchi di sabbia dovette possentemente tentare gli Almissani ne’ tempi d’Anarchia, ed allora ch’erano sudditi od alleati de’ Narentini, e più tardi ancora quando viveano sotto l’Herceg di S. Sabba. Eglino sono ben cangiati a’ dì nostri; ed à avuto il torto lo Scrittore delle cose Illiriche, dal quale furono rimproverati acerbamente quasi che fossero eredi della mala indole de’ loro antenati. Questo peraltro rispettabile Autore sembra, che siasi contro il costume del suo ceto proposto d’irritare una intera popolazione. Egli à poi accumulato tanti sbagli, e sì madornali in pochi versi, che non si può perdonarglieli. Perchè di questo celebre, e dotto Uomo, che fu mal servito da’ suoi corrispondenti in Dal-