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cioè i Governatori de’ Villaggi, che sono tratti dalla nobiltà Bosniaca, e vanno alla Dieta col voto della loro Comunità. Intanto che i Conti piccioli eleggono il Gran Conte, il popolo diviso in varie assemblee rappresentanti gli abitanti de’ Villaggi elegge i Conti piccioli pell’anno nuovo, o conferma quelli che lo meritano. Il prim’ordine dello Stato procede contemporaneamente all’elezione d’un Capitano, e di due Procuratori. Rare volte accade, che il Conte Grande sia eletto senza violenza; perchè avviene di raro, che non vi sia più d’un partito. In questo caso, dopo d’aver provato invano la via del voto segreto, alcuno de’ più zelanti partigiani usa rapire la cassetta de’ Privilegj del Paese, ch’è il deposito, cui la Nazione affida annualmente al Conte Grande. Il rapitore fugge verso la casa di colui, pel quale trovasi impegnato; ogni membro del Consiglio à diritto di dargli dietro con sassi, schioppi, coltella; e molti usano del loro diritto pienamente. Se il galantuomo à ben prese le sue misure, e giunga sano alla casa propostasi, il Gran Conte è bello ed eletto, nè v’è chi ardisca di opporsi. Le leggi de’ Poglizani, e le loro procedure si risentono un poco del secolo barbaro, in cui furono compilate; ve n’ànno però di molto ragionevoli. Se v’à qualche lite in proposito di terreni, il Giudice si porta sopra luogo, ed ascolta le ragioni delle due parti sedendo in terra sul proprio mantello disteso; egli pronunzia la sentenza prima di sorgere, e pell’ordinario con totale sopimento del litigio. Quando un Poglizano viene ammazzato da un suo Concittadino, il Conte o Governatore del Villaggio si trasporta co’ Notabili nella casa dell’omicida, e vi beve, mangia, e saccheggia quanto v’à di meglio. Si avverte dopo questa cerimonia il Conte Grande, il quale portasi tosto anch’egli sopra luogo, e