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della Cettina. | 81 |
tremodo allorchè va errando. Nella Morlacchia veneta v’ànno di molte famiglie Zingare, che vi si occupano pacificamente del lavoro della terra, e più comunemente delle manifatture di ferro, arte che sembra loro propria, e in cui riescono a meraviglia, se si guardi alla semplicità degli stromenti che adoprano. Alcuni Zingari fanno anche il mestiere di scozzoni; e i Turchi nostri confinanti li detestano perchè sono da essi frequentemente ingannati colle più sottili malizie. Il linguaggio Zingaresco è differente dall’Illirico usato in Bosna, e in Dalmazia; egli dovrebbe rassomigliarsi all’Armeno, e al Mingreliano, da che in buona parte gli Zingari sonosi sparsi pell’Europa e in Boemia segnatamente vegnendo da quei paesi. Varcato Caracasiza, che va a metter capo in Cettina sotto Æquum, e lasciata addietro la Villetta, che gli dà il nome, trovasi una collina di Gesso da presa, che sorge a mano sinistra di chi va verso Scign. Questo Gesso è di molto migliore qualità, che quello della Marca, di cui si fa uso in Venezia. Non so se tornasse in vantaggio de’ Mercadanti l’averlo di Morlacchia, perchè condotto al mare costerebbe tre piccioli la libra, vale a dire un soldo Veneziano per ogni quattro: mi sembra però, che anche il poco denaro, che si spende in Gesso nello Stato del Papa sarebbe meglio, e più utilmente impiegato in Dalmazia, dove dovrebb’essere forse a preferenza comprato questo prodotto, anche a prezzo un poco più alto.
§. 6. Della Fortezza di Scign, e della Campagna vicina.
La Fortezza di Scign, dove i petti di poche centinaia di Morlacchi servirono di bastioni contro trenta mil-