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ne, potrebbono divenire generi utili, se non ad altro, alla distillazione della Rachìa, che porta fatalissime devastazioni ai boschi del litorale.
§. 6. Della Montagna Sutina, e luoghi aggiacenti.
Ripigliando il cammino, onde ritornare a Spalatro, piegammo alquanto più a Tramontana per non rifare la strada medesima, dalla quale eravamo venuti. All’intorno di Radossich veggonsi rovine di montagne sfaldate, e massi di marmo isolati fuori del sito loro naturale; essi posano sopra strati di terra marina, ma non sarebbe agevole l’indovinare se vi siano caduti ne’ tempi, che le acque coprivano que’ luoghi, e dopo il loro ritiro per qualche Tremuoto. Molta varietà di Corpi marini trovasi fra queste rovine, e lungo le radici della montagna di Sutina nel profondo letto del torrente, che le va rodendo, v’è volgare la Breccia minuta, pezzata di nero, nè v’è raro il Bardiglio, il Bigio, il Bianco e nero, e il Persichino. Questa Montagna, che à pur le sommità di Breccia composta di ghiaje fluitate, à la parte di mezzo composta d’Ardesia calcareo-micacea, di varie durezze, e gradi di colore rossiccio più conveniente a’ monti minerali, che a’ calcarei. In uno strato di quest’Ardesia, che fendesi in lamine sottilissime, e oltremodo fragili, ò veduto dell’impressioni di Telline. Varcata questa Montagna trovasi Hamuch, o Mutch superiore, picciolo Casale fabbricato sulla Breccia madrosa, e poco atta a lavori nobili. Colà vidi accumulate molte lastre di marmo, o Ardesia tegolare calcarea, portate da non so qual luogo de’ monti superiori. In alcune di queste stanno presi, e petrificati gusci di Vermiculiti, e rami di Madrepore; altre sono un