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tendere la buon’Agricoltura, ed anche la mediocre. Da Dizmo per Xenski-Klanaz, indi pel monte di Mojanka, poscia finalmente per Cucuzu-Klanaz si discende nell’ampia, e bella campagna di Scign, ch’è irrigata dal Tiluro, detto adesso Cettina; tratto di paese di cui dovrò riparlare laddove renderò conto delle sorgenti, del corso, e delle foci del Fiume, dal qual ebbe altrevolte la denominazione di Contado di Cettina.

Non è rara cosa internandosi nel paese abitato da’ Morlacchi, il trovare Monti, Laghi, e Contrade, che conservano nel nome loro la memoria di qualche fatto seguitovi. Di questa fatta sono la strada detta Xenski-Klanaz1, e il monte, che si chiama Mojanka. V’à una Canzone conservata tradizionalmente fra’ Morlacchi di que’ contorni, che narra il caso dolente d’uno, a cui fu rubata l’amante, che avea nome Anka. Egli la cercò in tempo di notte per tutto il Monte chiamandola, e gridando ad alta voce moja Anka, vale a dire Anka, o Annuccia mia; quindi la Montagna ebbe il nome, che ancora le resta. Varj luoghi vicini portano nomi relativi ai diversi punti di questa Storia.

Dopo una giornata di fastidioso cammino per sì aspro, e mal abitato paese giunsimo a Scign, Fortezza poco lontana dal Fiume Cettina, di cui parlerò in altro luogo più acconcio.

Non volendo rifare la medesima strada, in partendo da Scign per ritornare a Spalatro, si può prendere il cammino di Radossich, ch’è un po’ più verso Tramontana che la Mojanka: ma prima di seguirlo direttamente il Naturalista vorrà declinare alquanto fuor

  1. Xenski-Klanaz; il passo angusto della Donna.