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mazia, così portando la sua situazione sopra d’un passo angusto, e importante.

Lo Spon riferisce ne’ suoi Viaggi un’Iscrizione trovata a Clissa, da lui veduta a Traù, dov’è fatto menzione di ripari fatti alla strada da Salona ad Andetrio.

§. 5. Del Paese abitato da’ Morlacchi fra Clissa, e Scign; della Valle di Luzzane, e del Gipalovo Vrilo.

Per passare oltre Clissa dieci o dodici miglia nell’interno della Provincia, attraversammo un paese or alto, or basso, ma quasi sempr’egualmente aspro, e poco abitato. I rompicolli della Clapaviza, la discesa di Cozigne-Berdo, la Valle Draçaniza sassosa, ed incoltivabile quantunque piana, e la Montagna della Crisiza sono tratti d’orrido deserto capaci d’intiepidire qualunque fervido viaggiatore Naturalista. Tutto il pendio vi è di marmo pericoloso pe’ cavalli, che a fatica ponno sostenervisi; tutta la Valle è disastrosa pelle spesse roccie dispostevi in taglio che ne formano il pavimento. Pochi cespi d’alberi mal nodriti, e molti spini, da’ quali riceve il nome di Draçaniza1, fanno un peggior effetto che non farebbe la nuda orridezza, perchè impacciano, e rendono più incomodo quello spiacevole cammino.

Appiè della montagna di Crisiza giace la bella Valle di Dizmo, che à buoni pascoli, e non infecondo terreno, e gira quasi dieci miglia all’intorno, tutta circondata di monti. Ella non è coltivata come potrebbe esserlo, perchè i Morlacchi sono assai lontani dall’in-

  1. Draça, spina, e più particolarmente Paliuro.