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Anche nella breccia vedesi qualche pietruzza nera, figlia di lontani, e antichi Vulcani. Riesaminando da un sito egualmente alto la prominenza di questo colle si vede, ch’ella è stata divisa in parte dal resto della montagna, e che i di lei strati vi corrispondono nella direzione non meno, che nella sostanza. Gli strati arcuati continuano ad ingannar l’occhio sino a che l’Osservatore non si metta a portata di vederli orizzontalmente; allora l’illusione sparisce.

La Fortezza di Clissa è fuor d’ogni dubbio l’Ανδήριον di Dion Cassio, e’l Mandetrium di Plinio. Il primo di questi due antichi Scrittori descrivendone l’assedio, e l’attacco, sotto il comando di Tiberio, circostanzia minutamente la situazione di esso, dicendo, “che non vi si trovava dappresso pianura di sorte alcuna, che il monte era inaccessibile, ripido, trinciato da burroni“. Aggiunge che “Tiberio dopo d’aver veduto riuscir vani i replicati rinforzi, che dagli accampamenti di Salona salivano per sostenere i Romani, fece sfilare un corpo di gente per sentieri dirupati a guadagnar le altezze, che dominavano Anderio; per lo qual consiglio furono gl’Illirj tolti in mezzo, e la Fortezza costretta a capitolare.“1 Ora Clissa è di fatti poco tratto di cammino sopra Salona, fabbricata su d’una rupe inaccessibile, circondata da burroni, e botri, dominata dalla sommità della montagna. Plinio parla di Mandetrio come d’un luogo nobilitato da fatti d’arme. Clissa lo è stata pur troppo anche ne’ tempi vicini a noi; e lo sarebbe di nuovo, ogniqualvolta il flagello della guerra desolasse la Dal-

  1. Dio Cass. Lib. 55.