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d’una fune non tesa, ben raccomandata da’ due capi alle travi, e dondolarveli per cinque, o sei ore: rimedio analogo alla danza de’ Tarantolati Pugliesi. Questi Pauk di Dalmazia sono irsuti, e tigrati come le Tarantole del Regno, e ànno solamente talvolta qualche varietà ne’ colori; del resto eglino sono d’indole egualmente fiera, ed audace.

Io conosco molto questa razza di bestiuole malefiche, perchè in molti luoghi ò avuto l’opportunità di studiarle, e ne ò anche nodrito alcuna volta per qualche tempo ne’ vetri. Voi ne avrete veduto presso il N. U. s. Giacomo Morosini una, ch’io ò portata di Manfredonia, pochi anni sono, e che visse molti mesi a Venezia pasciuta di mosche, malgrado alla differenza del clima.

Aggradite, dolcissimo Amico, in questa lunga Lettera un pegno della mia costantissima stima, e tenerezza per Voi; e se agli studj vostri potete rubar qualche ora di tratto in tratto, scrivete anche da codeste rimote contrade ad un uomo, che v’amerà sempre, e non cesserà di dolersi della fortuna, che gli à fatto avere una Patria così lontana da quella, cui le virtù, e ’l saper vostro resero illustre fra noi.