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sione di quella suola callosa dipende dai movimenti delle papille dell’orlo coriaceo. La bocca è somigliante a quella dell’altre Patelle, ma l’interna struttura ancora più semplice; non vedendovisi altro, che un sacco dalla bocca all’ano.
Gli escrementi dell’animaletto sono piccioli granellini cilindrici, e prendono questa figura prima d’affacciarsi all’orificio; sovente il sacco accennato se ne trova ripieno. Sono di lui cibo minuti vermicelli marini, e più frequentemente la sostanza gelatinosa di varie spezie di Polipi, che si propagano su le pietre sommerse nel mare. Quantunque la Patella articolata mai non si trovi così vicino al lido, che la bassa marea possa lasciarla fuor d’acqua, ell’ama però l’aria, e lo mostra con singolar precisione. Io ne ò tenuto parecchie in piccioli piattelli ripieni d’acqua marina per averle comode alle Lenti. Stavano quatte sott’acqua sino a tanto, che io faceva romore nella stanza: ma tosto che io ne usciva, o mi stava zitto per qualche minuto, elleno si moveano direttamente verso gli orli, e appena sentivano mancarsi l’acqua, alzavano or da una, or dall’altra parte il lembo coriaceo, quasi fiutando l’aria con piacere, e finalmente o rannicchiate di fianco arrestavansi mezzo all’asciutto, e mezzo in molle, o si strascinavano sul taglio esteriore del piattellino, dove si fermavano sollevando un lato del tutto, perchè l’aria potesse insinuarsi di sotto al loro ventre raggrinzato. L’estremità anteriore, rappresentata dalla Fig. B molto più grande del naturale, è assai differente dalla posteriore, Fig. C, quantunque al primo guardarla nell’animaluzzo intero sembri della stessa struttura. Le sei vertebre di mezzo, Fig. D, sono tutte simili; ed il lembo, che le circonda, veduto sotto ’l Microscopio, offre la superficie globulosa mostrata da un picciolo rita-