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te Babusche da que’ Pescatori, che sembrano essere state mal distinte sinora, e peggio figurate dagli Scrittori di Storia Naturale Marina, e segnatamente dal Rumfio, e dal Ginanni, l’uno de’ quali Limaci marine, l’altro Patelle testudinate le nominò.
Questo Testaceo è d’una struttura così elegante, che mi è sembrato meritare d’esser più accuratamente figurato. La Figura A della Tav. IX. rappresenta la Patella così distesa, come suole naturalmente starsi attaccata alla superficie piana de’ sassi, o d’altra cosa sott’acqua. Ella è composta d’otto pezzi accavallati, come le squame de’ pesci, e legati insieme da forti tendini, col mezzo de’ quali l’animale si fa lungo camminando tre e quattro linee più, ch’ei non è quando sta fermo. A questa distensione s’accomoda anche l’orlo coriaceo, che veduto coll’occhio armato, dalla parte, che s’attacca alle pietre, è tutto tessuto di papille nervose corrispondenti peravventura ad altrettante protuberanze della superficie esterna.
Queste papille gemono una sostanza glutinosa, che serve a fermare l’animale tenacissimamente là, dov’ei s’attacca. Dopo d’essere stata distaccata a forza due, o tre volte la bestiuola resta priva de’ modi di riappiccarsi, e si lascia andare a corpo morto per molte ore, finchè si riempiano di nuovo i serbatoj del suo glutine; allora ella si rimette col ventre in giù. Quando questo animaluccio cammina non mostra punto il grugno; ma va sempre coperto dall’orlo coriaceo, che si muove tutto ad un tempo col meccanismo della distensione, e prolungazione delle papille suddette, che gli servono di gambe. Esaminando il corpo della Patella articolata viva, io non le ò veduto nel piede (che simile a quello della Patella volgare stendesi per tutta la sua lunghezza) verun organo distinto, forse la progres-