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Giano Planco1 delle Conchiglie men conosciute, ch’egli ebbe il merito di scoprire il primo nelle arene del nostro mare. Io avrei voluto tentare di far un’Appendice alle oculatissime Osservazioni di lui sottoponendo al Microscopio acquatico questi piccioli viventi appena estratti dal mare, onde veder se fosse possibile il sapere qualche cosa di più intorno alla struttura particolarmente dell’abitante di quella conca politalamia, che chiamasi Corno d’Ammone; non rimanendo alcun dubbio, che la sola differenza fra le maritime del Naturalista Riminese, e le montano-fossili, consista unicamente nella varietà della mole.
§. 3. Dell’isola d’Uglian.
Il primo luogo, dov’io mi fermai di proposito per fare qualche osservazione, si fu l’Isola d’Uglian nel Canale di Zara. Io vi restai otto giorni, esaminandone i colli petrosi, vagando poco utilmente in cerca di nuove cose lungo le rive del mare, ed occupandomi del cinguettare alla meglio qualche parola d’una Lingua, il di cui uso m’era divenuto necessario. I dolci costumi di que’ poveri Isolani mi rendevano cara quella solitudine, a cui m’aveva condotto l’abituale melanconia, che forma oggimai il fondo del mio carattere. Io avrei voluto potermivi fermare lungamente; e lo avrei fatto, se l’incommoda combinazione d’esser male accompagnato non mi avesse quasi a forza costretto a pensar altrimenti. L’Isola è feconda produttrice d’ogni cosa, quando i coltivatori scelgano opportunamente le situazioni, cui de-
- ↑ Jani Planci Ariminensis & c. De Conchis minus notis. Tab. I.