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nostro mare s’innalza oltre un pollice, e mezzo, trovasi oltrepassare i tre pollici ne’ contorni dello scoglio suddetto, dove cresce quasi a pel d’acqua. 2° I fili, che sorgono dalla parte concava del coperchietto fungiforme dell’Androsace, lungi dall’esser così minuti, e delicati, che discernere neppure col microscopio si possano, se non quando l’Androsace sia in acqua, dove appariscono molli, ed argentei, e tanto s’estendono, che toccar possono la circonferenza del cappelletto1, sono così visibili, che senza l’ajuto del microscopio io gli ò potuti discernere, e rilevare che il color loro non è argenteo, ma traente al cannellino. La loro lunghezza eccede poi così considerabilmente il giro del cappelletto, che fuor d’acqua, e raccolti da per se medesimi in un fascicolo gli ò potuti far disegnare come li vedrete nella Figura V. a. (Tav. VII.) che rappresenta un Androsace irregolare nel giro del cappelletto medesimo. 3° Io ò trovato qualche Androsace, nel quale non si vedevano più i filamenti, dal centro del di cui cappelletto, sorgeva una spezie di pistilo. La speranza di riosservarlo mi à fatto trascurare i primi esemplari, che mi vennero sotto gli occhi nel mese d’Agosto; e non ebbi più occasione di rivederne in seguito, dilungatomi assai da Slosella. 4° Alcuna volta l’Androsace à due cappelletti, l’uno sopra l’altro, come li mostra la Figura VI; ed (assai più di raro però) io l’ò trovato anche dicotomo, come lo vedete nella VII. Il solo esemplare d’Androsace dicotomo, che s’abbia potuto conservare durante il mio lungo viaggio, mi si guastò poi qui in Venezia, dopo ch’io aveva avuto la compia-
- ↑ Donati Saggio di Storia Naturale, & c. pag. XXX, e XXXI.