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raro in quella Provincia è congiunto colla proprietà de’ fondi. Egli pensa di farvi rispettare i giovani Frassini; ed anzi vuole che sieno liberati dalla vicinanza de’ rovi, e de’ nuovi getti, onde crescano più vigorosi, e divengano in breve atti a sofferire l’incisione, e a dar Manna. V’à luogo di sperare un buon esito da queste attenzioni; imperocchè la situazione di que’ luoghi è opportunissima ad ogni prodotto de’ climi caldi. Io vi ò fatto delle incisioni al Lentisco; e quantunque il tronco, su di cui ò eseguito questa operazione, non fosse assai grosso, e d’ogni intorno lo cingessero spine, ed erbe parasite, n’ebbi del Mastice, che ad onta della sua scarsezza mi si lasciò conoscere d’ottima qualità. V’à grandissima quantità di Lentisco nel tenere di Slosella: ma la barbarie degli abitanti, che tagliano a dritto e a rovescio ogni sorta d’alberi, e d’arbusti, non lo lascia crescere sino all’età necessaria per dare un prodotto considerabile.

Le abbondanti fontane, che uscendo dalle radici de’ monti si mescolano coll’acque salse nel Vallone di Slosella, vi chiamano in gran numero, e varietà i pesci. Io non ò colà minutamente fatto ricerca intorno alle spezie raminghe, che vi si prendono, e quindi poco sarete di me contento come Izziologo. V’ebbi per oggetto delle mie ricerche quelle spezie sole, il passaggio delle quali è copioso, costante, e quindi meritevole dell’attenzione del Governo relativamente all’economia, e commercio Nazionale. Io vorrei poter dichiarare la guerra al pesce del Nord, che viene a invadere l’Italia nostra, come gli Uomini usarono di fare ne’ secoli della barbarie; e mi terrei fortunato se potessi armare contro de’ Mercatanti stranieri i pescatori dell’Adriatico.

Ogni stagione conduce stormi di pesci al Vallone di