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visioni della costa marmorea sono da principio inclinatissime verso il promontorio interno del Porto, indi a poco, a poco si erigono a segno tale, che si trasformano in verticali, e finalmente cangiando indole all’improvviso divengono sinuose con istravagantissima direzione. A questo fenomeno malagevolmente si può trovare spiegazione conveniente, quando non si voglia crederlo dipendente dal vario moto delle acque dell’antico mare, che i primi componenti degli strati calcarei successivamente accozzarono, portate ora di quà, ora di là dalle procelle, e dalle correnti.
I lidi marmorei del Porto di Sibenico mostrano in più d’un luogo manifesti segni di sconvolgimento, che potrebbono essere stati conseguenze di qualche violento Tremuoto. Fra questi deesi annoverare la Grotta di S. Antonio, la di cui volta è formata dall’angolo di due pezzi di monte, che cadendo cozzarono insieme; ed è anche osservabile la lunga rupe pendente per lo spazio di quasi un miglio in senso opposto al mare, che vedesi presso alla Città di Sibenico su la picciola penisola delle Fornaci, appiè del quale s’è rassodata una terra marina argillosa, sterile, azzurognola, senza Testacei. Le Frumentarie prese nella pietra forte sono l’unica spezie ben riconoscibile di corpi marmi lapidefatti, che trovasi lapidefatta in quel sito.
Io ò voluto provarmi a pescare produzioni marine nella maggior profondità del canale di S. Antonio, servendomi d’una barca, e degli attrezzi de’ pescatori Corallaj. Trassimo dal fondo coll’Ordigno varj pezzi di quella crosta petrosa, che in più luoghi del fondo subacqueo suole formarsi da’ frantumi de’ Testacei, dall’arena, e dal fango rappreso. Ognuno de’ pezzi estratti mi parve un’Isola popolata di viventi subacquei. Vi esaminai rapidamente gli Oloturj rossi, le Spugne pur